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Denoise

"L'ignoranza non è il contenuto della coscienza, ma la sua stessa struttura."

Nel rumore qualcosa muore, dal rumore tutto nasce. La società tesa verso il futuro si specchia nel proprio rumore e in questo si riconosce, identificandolo come vita. La riduzione del rumore (denoise) si traduce in un’azione positiva di riconoscimento del rumore stesso, di sua tolleranza e appropriazione artistica. Di accettazione del non-conoscibile come parte integrante della nostra esistenza, di accoglienza del margine del non-significato che costituisce ogni forma dell’esperienza. Il materiale che appartiene alla sfera del non riconosciuto non è né positivo né negativo: è rumore, osservato come una parte del processo di creazione del significato, espressione del mondo delle possibilità.

La rivisitazione e reinterpretazione di sette sculture dello storico Gruppo T diventa teatro di un viaggio ideale attraverso altrettante situazioni comunicative – Linguaggi Paralleli, Disarmonie, Traduzioni Simultanee, Dialoghi Impossibili, Nuovi Silenzi, Barriere e Sconfinamenti – a raccontare la ‘de-programmazione’ dell’ Arte Programmata: la vittoria del disordine sull’ordine, la fecondità del caso più che del codice, il frastuono dell’attività industriale che diventa silenzio digitale. Il rumore che non si dichiara più, ma agisce e confonde, contiene e racconta, distrae e ispira. In quest’ottica, l’operazione di denoising come atto positivo e conoscitivo consiste nel rendere visibile il rumore stesso. 

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Artisti: Daniela Cimarelli, Erica Gariboldi, Camilla Lucarelli, Ottavio Mannarino, Sofia Masiello, Emma Scarafiotti, Monica Rivolta, Mattia Solazzo. 

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